Luglio 1554: Draguth Rais, spinto da una violenta tempesta, arriva per caso a Vieste. Decide comunque di cogliere l’occasione: ancorate le settanta galee presso lo scoglio di S. Eugenia e alla punta del Corno, fa sparare novecentosettanta colpi di cannone contro le mura della città e contro il Castello. La popolazione, sorpresa e terrorizzata, si rifugia nella Cattedrale. Il Governatore trasmette subito la notizia alle autorità provinciali. I soccorsi però arrivano tardi e insufficienti: solo Nicolantonio Dentice, signore di Monte S. Angelo, accorre con un pugno di uomini, ma resta mortalmente ferito. Il canonico Nerbis cerca inutilmente di patteggiare la resa della città in cambio di oro e argento. I pirati abbattono le mura: saccheggiano le case, uccidono e rapiscono la gente. Nel luogo in seguito conosciuto come la Chianca Amara, vengono trucidati inabili, anziani, donne, bambini e sacerdoti. Gli uomini validi e le donne giovani vengono portati via sulle navi, e venduti come schiavi. Quando Draguth Rais lascia la città, tremila viestani sono stati uccisi o deportati
Evento: Draguth Rais
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