Folklore, Storia, Tradizioni
Vieste, grazie alla mitezza del clima, alla facile reperibilità di acqua potabile e all’abbondanza di frutta, selvaggina e pescato, fu popolata sin dal paleolitico, come testimoniato dai ritrovamenti nelle località Vallecoppe, Campi, Costella, Puntalunga, Macchione, Passo dell’Arciprete e Sfinalicchio, dai resti di tombe risalenti all’Età del Ferro rinvenuti nei pressi del Castello e di punta San Francesco e dall’immensa miniera di selce scoperta in contrada Defensola. Nei diversi periodi storici, Vieste fu occupata da greci, romani, bizantini, longobardi, normanni e svevi, arricchendosi culturalmente e godendo, al pari delle città limitrofe, di un crescente sviluppo economico ed urbanistico. Vieste, in quanto località costiera, fu ripetutamente soggetta a razzie e violenze provenienti dal mare. Tristemente memorabili sono il saccheggio veneziano del 1239 e la sanguinosa incursione ad opera dei Turchi nel 1554, in cui vennero decapitati migliaia di viestani come ricorda la “Chianca amara” della Cattedrale.
Oltre che di alberghi, villaggi turistici e residence Vieste è ricca anche di interessanti edifici storico-architettonici.
La cittadina, e il promontorio su cui sorge, sono dominati dal Castello, fatto costruire da Federico II e fortificato successivamente da Carlo d’Angiò. Gran parte dell’abitato di Vieste è compreso tra il castello e la piccola insenatura racchiusa tra la punta di San Felice, che si spinge verso lo scoglio che ospita la torre della Lanterna, e la punta di San Francesco sulla quale si staglia la sagoma della Chiesetta dedicata al Santo. Le bianche case del borgo antico di Vieste, attraversate da vicoli tortuosi culminanti in piccole piazze, sono sovrastate dalla Cattedrale costruita su un tempio romano.